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*MARCEL L'HERBIER
Nato a Parigi il 23 aprile 1888 - Morto a Parigi il 26 novembre 1979




Regista, Sceneggiatore, Attore, del cinema francese.

Marcel L'Herbier nacque a Parigi il 23 aprile 1888, da genitori appartenenti ad un ceto sociale borghese.
Dopo aver studiato al liceo Stanislas, frequenta la Law School e La Sorbonne ed essersi laureato presso l' High Social Studies si dedica allo studio della letteratura, della poesia e della musica ( grande ammiratore di Debussy, comporrà alcune colonne sonore.)
Si innamora della danzatrice "Marcelle Rahna" ma la loro relazione termina in maniera tragica : quest'ultima prima spara contro di lui e poi rivolge l'arma contro se stessa. Sopravviveranno ma L'Herbier perderà l'uso di un dito.
Amante degli scritti di Oscar Wilde, Villiers de L'Isle-Adam, Nietzsche, e Barrès pubblica nel 1914 Il suo primo libro "In the Garden of Secret Games".
Nel 1917, pubblica "Giving Birth to the Dead, Miracle in purple, black and gold", con il quale esprime il suo dissenso contro la guerra e che nel 1919 metterà in scena sotto la sua direzione presso il " Teatro Edoardo VII".
Durante gli anni della Prima guerra mondiale, andò a lavorare in una fabbrica di uniformi militari, ma essendosi arruolato nel 1917 nella "Section cinématographique de l'armé" rimane sconvolto dalle terribili immagini riprese dal fronte ed inizia ad interessarsi di Cinema prima come saggista, poi grazie all'aiuto dell'attrice Musidora, come soggettista.
Nel 1918 sordisce nel Cinema sia come sceneggiatore che come Regista nel film "Phantasmes" , mai terminato. Sempre in ques'anno dirige il suo primo lungometraggio "Rose-France" che riscuoterà uno scarso successo ma che gli darà la padronanza della regia e di avere un contratto di due anni alla Gaumont.
Saranno gli anni successivi a rivelarsi i più affascinanti del suo periodo creativo in quanto in nessuno dei suoi film muti riprenderà i temi o le strutture di quelli precedenti.
Tra il 1919 ed il 1922 continua a produrre dei film cercando sempre nuovi modi di espressione cinematografica. "Le Bercail" del 1919, "Le Carnaval des vérités" del 1920, "L'Homme du large" del 1920 nel quale usa un linguaggio formalmente suggestivo e simbolico ma dove si nota un forte accostamento ai film di Sjostrom, " Prométhée... banquier" del 1921, "Villa Destin" del 1921; dopo questi film diresse " El Dorado" del 1921, un dramma girato in Andalusia, di inquietante ricerca psicologica e che resterà uno dei suoi capolavori e nel quale il gusto per le belle inquadrature e le tecniche di ripresa formano un mix di grande emotività.
Sposa l'attrice " Marcelle Pradot", che sarà protagonista in di molti dei suoi film muti.
Nel 1922 dirige il film "Don Giovanni et Faust" dove utilizza i nomi più famosi dell'"Avanguardia" , ma per divergenze tecniche con la Gaumont abbandona la società per creara una sua casa di produzione, la "Cinégraphie" dove produsse importanti film d'Avanguardia.
Nel 1924 diresse "L'inhumaine" un film Futurista nel quale però non riesce ad eliminare scene troppo artificiose dove tende a valorizzare, rendendoli protagonisti, ambienti, oggetti, mobili, costumi, in una scenografia di gusto moderno, anzichè dedicarsi alla storia di una donna bellissima corteggiata da molti uomini.
Nel 1925 dirige "Le feu Mathias Pascal " da Pirandello, ma anche in questo film predilige dare eccessiva importanza alle riprese dei luoghi, anche se bellissimi, anzichè alla cura del personaggio esaltandone i complessi e gli stati d'animo del protagonista.
E' nel 1928 con il film "L'argent" da Zola, che pur avendo a disposizione grandi mezzi, non riuscì ad ottenere quel successo artistico che aveva sperato e probabilmente è con questo film che si conclude il periodo più interessante ed innovativo dell'attività di L'Herbier.
Con l'avvento del Cinema sonoro chiude la sua società la " Cinégrapie" e per diversi anni dirigerà film come: "La donna di una notte" del 1930, "Le Mystére de la chambre jaune" del 1930, "Le Parfum de la dame en noir" del 1931, "La bonheur" del 1934, "Veille d'armes" del 1936 nei quali non riuscirà più a ritrovare l'ispirazione dei tempi passati.
Nel 1937 apre una nuova casa di produzione, la "Cinéphonie" tramite la quale produrrà film di un certo livello. Dopo molte onorificenze ed incarichi di prestigio ricoperti, alla fine della sua lunga carriera, Marcel L'Herbier pubblica nel 1978 le sue memorie sotto il titolo "La Tête qui tourne".
Muore a Parigi il 26 novembre 1979 dopo aver dedicato la sua vita all'arte e alle immagini in movimento; la sua fama è legata soprattutto al cinema muto.
Bibl.(Storia generale del Cinema -L.L.Ghilardini)
(Marcel L'Herbier et son temps, éd. J.-P. Brossard, La Chaux-de-Fonds 1980)
(Cinema di tutto il mondo -A.Canziani)
FILMOGRAFIA


Phantasmes (1917) Rose-France (1918) Le Bercail (1919) Le Carnaval des vérités (1920)
La giustizia del mare (L'Homme du large) (1920) Prométhée... banquier (1921) Villa Destin (1921) El Dorado (1921)
Don Juan et Faust (1922) Résurrection (1923) Futurismo (L'Inhumaine) (1923) Il fu Mattia Pascal (Il feu Mathias Pascal) (1926)
Le Vertige (1926) Le Diable au coeur (1927) L'Argent (1928) La donna di una notte (1930)
Le Mystère de la chambre jaune (1930) Le Parfum de la dame en noir (1931) Il più bel sogno (La bonheur) (1934) Veille d'armes (1936)
L'insidia dorata (Forfaiture) (1937) Adriana Lecouvreur (Adrienne Lecouvreur) (1938) La brigata selvaggia (La Brigade sauvage) (1939) Ecco la felicità (1940)
Histoire de rire (1941) La Nuit fantastique (1942) La Vie de bohème (1945) La collana della regina (L'Affaire du collier de la reine) (1946)
La Révoltée (1947) Gli ultimi giorni di Pompei (Les derniers jours de Pompéi) (1949)








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